Il contributo è incentrato sui gioielli registrati all’interno dell’inventario degli ex voto donati alla basilica di Sant’Antonio a Padova tra 1487 e 1550. Il documento, assieme ai pochi casi isolati citati da Antonio Sartori, rappresenta di fatto l’unica fonte per lo studio degli ex voto donati alla basilica del Santo nella prima età moderna. Esso fornisce informazioni essenziali sui monili, descrivendone le caratteristiche principali: la tipologia, i materiali di cui erano composti e l’aspetto visivo. L’analisi di successive fonti documentarie ha inoltre permesso di appurare i motivi e le modalità della dispersione di questi gioielli.