Angelo Ziliani (Brescia, 1734 - Padova, 1819) fratello francescano conventuale al Santo, si appassiona ad imbalsamare gli uccelli del Padovano, dei quali raccoglie una notevole collezione che diventa una delle attrazioni di Padova. Per la conservazione dei pezzi il frate usa la polvere di tabacco e, imputato di averne acquistato di contrabbando, è condannato a risarcire l'imprenditore. La somma viene fornita da un patrizio veneto, mentre il frate offre la raccolta alla Repubblica Veneta, che la eleva nel 1782 al rango di museo, nominandolo custode con uno stipendio. Nella collezione così legata al territorio padovano si rispecchia la nuova tendenza museale, che distoglie lo sguardo dall'esotico per occuparsi di ciò che lo circonda: questo in un periodo in cui il museo "ufficiale" di storia naturale dell'Università - costituito dalla donazione fatta alla Repubblica nel 1732 da Antonio Vallisneri jr. (1708-1777) delle collezioni ereditate dal suo più illustre padre - è chiuso dopo la morte del donatore.