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Título Artículo Una tavoletta olandese del sec. XVII al Museo AntonianoArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 39 Ser. 2 Fasc.1-2 (1999)
Pagina(s) 553-559
Autor(es) Castellarin , Monica (Autor)
Idioma Español;
Resumen Con il diffondersi del calvinismo, la grande iconografia religiosa quasi scomparve nei Paesi Bassi. Ugualmente i soggetti sacri si perpetuarono nel Seicento, grazie a queste piccole tavole dipinte per uso devozionale privato.
Rembrandt ne fu un grande interprete e alla mano di un suo allievo è riconducibile l'autore del soggetto francescano. La suggestiva atmosfera chiaroscurata, il brano di natura morta, la fisionomia e l'espressione dei personaggi sono infatti ampliamente documentati nell'opera pittorica e grafica del maestro olandese, della fase giovanile di Leida (1630c.) e poco oltre il 1640. Al contrario l'esecuzione, minuta e levigata, e la luce, oggi offuscata dall'ossidazione delle vernici, rivelano un grado di raffinatezza consono allo stile di Gerrit Dou, il primo allievo di Rembrandt a Leida e caposcuola nella città dei cosiddetti "fijnschilders-pittori raffinati".