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Título Artículo La Biblioteca di S. Francesco in RavennaArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 39 Ser. 2 Fasc.1-2 (1999)
Pagina(s) 397-413
Autor(es) Zanotti , Gino (Autor)
Idioma Español;
Resumen Non si conosce la precisa data di nascita della biblioteca francescana di Ravenna, ma dovette sorgere nel primo secolo di vita del convento, perché il cronista fra Salimbene da Parma vi trovò già eretto uno Studio con la presenza di studenti e di un lettore. Quanto rimaneva dei manoscritti e delle antiche edizioni, in seguito alla soppressione napoleonica, o è andato perduto, o è passato alla Civica Biblioteca Classense. L'inventario più antico conosciuto risale al 1679, ma della biblioteca e dei suoi codici parlano anche i padri Giovanni Giacinto Sbaraglia e Giovanni Montanari nella loro monografia settecentesca sul convento di Ravenna. Incamerata, parzialmente svenduta o dispersa l'antica biblioteca, e ritornati i francescani a Ravenna nel 1949, ne ebbe inizio una nuova ma con specifìca fisionomia dantesca. Espressione questa dei legami che univano i frati al grande poeta, che li frequentò negli ultimi anni della sua vita di esiliato, ne celebrarono i riti funebri nel 1321, ne accolsero la salma nella loro zona cimiteriale e ne occultarono i resti mortali salvandoli, a Ravenna, quando Firenze parve più che mai decisa a riaverli in patria. Attualmente la nuova biblioteca, oltre a vari manoscritti e a dieci incunaboli della Divina Commedia, è già dotata di oltre 11.000 volumi, quasi tutti di materia dantesca. A questo settore, destinato a rimanere il principale e a caratterizzare la raccolta, data l'assenza in loco di qualcosa di simile, si viene associando un settore francescano, per una prima corretta informazione storica. La biblioteca, che in questi ultimi tempi ha subito un notevole incremento, è aperta al pubblico da qualche anno, è in fase di una definitiva ristrutturazione ed è in stato di avanzata computerizzazione, con inserimento nella locale rete provinciale degli istituti bibliotecari, con l'intento di offrive a tutti l'accesso telematico al suo patrimonio librario.