La recente edizione del catalogo dei manoscritti del monastero agostiniano di S. Cruz di Coimbra (Portogallo) fondato nel 1131, luogo in cui Antonio compì la sua formazione, è occasione di questo contributo che focalizza alcuni particolari aspetti, come l'utilità, per altro non da tutti condivisa, di poter disporre di cataloghi di manoscritti, non sempre omogenei nella loro provenienza; offre inoltre un'analisi dei criteri utilizzati per la catalogazione del fondo di S. Cruz. Molti di questi codici sono stati realizzati nello stesso "scriptorium" del monastero conimbricense: costituiscono quindi una fonte importante per comprendere unitariamente, pur in un ampio arco cronologico, le scelte di trasmissione di testi e l'uso delle forme di scrittura denotanti vari influssi culturali.