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Título Artículo Le epigrafi funerarie trecentesche del SantoArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 42 Ser. 2 Fasc.1-3 (2002)
Pagina(s) 299-316
Autor(es) Giovè Marchioli , Nicoletta (Autor)
Idioma Español;
Resumen La basilica del Santo è stata anche uno spazio grafico, in cui si sono prodotte e si conservano scritture esposte, iscrizioni funerarie "in primis", che occupano spazi diversi, dall'interno ai chiostri al sagrato. Il corpus delle epigrafi funerarie trecentesche del Santo si presenta con un profilo straordinariamente unitario: si tratta di una raccolta numericamente cospicua, che conferma l'importanza del Santo come "locus" privilegiato per la commemorazione dei defunti, in particolare di quelli illustri, appartenenti a famiglie eminenti, che hanno rivestito ruoli importanti e che hanno dunque diritto a celebrare il ricordo di sé, anche grazie alla parola scritta. Questo "corpus" epigrafico si presenta inoltre di uno straordinario livello anche da un punto di vista artistico-formale: le epigrafi, oltre a essere inserite, nella maggioranza dei casi, in contesti monumentali di notevole raffinatezza, sono anche prodotti grafici nitidi e ineccepibili: se tuttavia in alcuni casi è solo la parola a esercitare la funzione del ricordo, in altri messaggio iconico e messaggio verbale si combinano in perfetto equilibrio, e in altri ancora il testo appare fortemente subordinato all'immagine.