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Título Artículo La tratta dei coralli secondo un atto notarile dell'Archivio di Stato di PadovaArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 43 Ser. 2 Fasc.2-3 (2003)
Pagina(s) 759-762
Autor(es) Chiarot , Giulia (Autor)
Idioma Español;
Resumen La ricerca di documenti inediti riguardanti l'arte orafa padovana del Quattrocento ha portato alla luce un particolare atto notarile, molto lungo e ricco di particolari, che descrive in modo dettagliato la vendita di un ingente carico di coralli provenienti dal Marocco. La trattativa avviene tra due importanti famiglie: i Doria di Genova che da secoli gestivano importanti traffici nel Mediterraneo e i Priuli di Venezia, potenti signori che ricoprivano cariche pubbliche e si arricchivano con il commercio. Avere il monopolio nei territori di pesca del materiale prezioso significava mobilitare molti mezzi e centinaia di persone tra pescatori, marinai e artigiani disposti a trasferirsi da varie parti del sud Europa per fare delle loro particolari mansioni l'unica fonte di sostentamento. La ricca e costosa fornitura di coralli è motivata dalle continue esigenze artistiche - note fin dall'antichità - di impiegare in gioielli e in piccoli amuleti un materiale non solo gradevole per colore e forme, ma anche carico di particolari significati.