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Título Artículo Professori scotisti nell'Universitas theologorum dello Studio di Padova (1510-1806)Artículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 43 Ser. 2 Fasc.2-3 (2003)
Pagina(s) 461-492
Autor(es) Poppi, Antonino (Autor)
Idioma Español;
Resumen Dallo spoglio della quarantina di volumi manoscritti dell'Archivio Storico dell'Università di Padova contenenti gli "Acta Sacri Collegii Dominorum Theologorum Paduae" l'autore ha selezionato alcune notizie riguardanti i francescani conventuali professori di metafisica e di teologia "in via Scoti" nella facoltà delle Arti della locale Università, mettendo in luce il loro apporto nelle varie riforme statutarie del Collegio, nella promozione e difesa della facoltà teologica, nella censura delle proposizioni ereticali di un loro antico dottore, l'ex vescovo di Spalato Marco Antonio de Dominis, ecc. In questa rassegna emerge il profilo di alcune figure rilevanti sul piano teoretico/dottrinale o dallo spiccato carisma creativo/pragmatico (ad es., nel Seicento, il faentino Filippo Fabri, il dalmata Matteo Ferchio, l'umbro Felice Rotondi, promotore della nuova divisa ufficiale dei teologi e di una specifica processione cittadina in onore di sant'Antonio). Il manipolo di docenti scotisti del Settecento appare di buona levatura dal punto di vista didattico/scientifico, tuttavia sembrano ormai bloccati nelle iniziative anche interne al Collegio dall'erosione della loro originaria autonomia da parte dell'ingerenza invasiva della politica di Venezia che aveva progressivamente accentrato nelle diverse magistrature dello Stato tutte "le cose dello Studio". Nella dialettica interna del Collegio si nota qualche frizione, anche a livello pratico, con la componente dell'antagonista Scuola domenicana; più limpidi invece e collaborativi i rapporti con la bella schiera di teologi degli eremitani e con i benedettini cassinesi di Santa Giustina, generalmente docenti di sacra Scrittura.