La catalogazione del fondo Suman-Berti dell'Accademia dei Concordi di Rovigo, curata dall'autrice nei primi anni del 2000, ha evidenziato le caratteristiche della raccolta, costituita per lo più da manoscritti musicali sette-ottocenteschi appartenuti a una nobile famiglia di musicisti dilettanti padovani, i Suman, tra cui spiccano Marco Antonio (1787-1817) e il figlio Pietro (1816-1890). Alcuni di questi manoscritti hanno certamente attinenza con altri conservati alla Biblioteca Antoniana di Padova e derivati dall'attività musicale della Cappella del Santo: almeno in due casi si può addirittura ipotizzare, con buona probabilità, che i manoscritti rodigini abbiano una vera e propria provenienza diretta dall'antica istituzione antoniana. Gli interessi artistici e culturali che coinvolsero, a diverso titolo, gran parte della famiglia Suman, hanno lasciato numerose tangibili tracce che in molti casi riconducono al Santo di Padova.