Il tema della reportatio è stato riconosciuto a tutti gli effetti come un altro aspetto della storia della predicazione meritevole di essere approfondito per analizzare le diverse modalità di ricezione della parola predicata ai piedi del pulpito. Nel ricostruire le vicende biografiche di Daniele da Porcìa, un notaio padovano vissuto nella prima metà del Quattrocento, e la sua attività di reportator di san Bernardino da Siena per i Quaresimali del 1423 e del 1443, è possibile non solo avere un quadro più chiaro delle predicazione e della permanenza del santo a Padova, ma anche con l’analisi puntuale delle fonti emergono concretamente le difficoltà e gli sforzi incontrati dal nostro causidico per la buona qualità della trascrizione, confermando ancora una volta come lo studio delle reportationes sia uno strumento importante per valutare il successo di una predicazione nei confronti di un pubblico laico.