Nei depositi del Museo Antoniano si conserva uno sportello di tabernacolo in argento sbalzato e cesellato, che i documenti d'archivio consentono di riferire all'apparato per l'esposizione eucaristica, allestito sopra l'altare maggiore della Basilica di Sant'Antonio almeno dalla metà del Settecento. È probabile che si tratti dello sportello pagato all'orefice di Venezia Marco Leoni nel 1715, quando i presidenti dell'Arca del Santo decisero di rinnovare numerosi arredi destinati all'esposizione. Nel 1758 fu sottoposto a un intervento di restauro da parte dell'orefice padovano Angelo Scarabello, e venne inserito nel nuovo grandioso apparato per l'esposizione progettato da Giovanni Gloria dopo il grande incendio della Basilica.
Lo stile appartiene alla fase tardo-barocca dell'oreficeria veneziana, caratterizzata da uno spiccato gusto naturalistico e da schemi compositivi di ascendenza tardo-rinascimentale.