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Título Artículo Verso il Cinquecento: da Bellano a BrioscoArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 50 Ser. 2 Fasc.2-3 (2010)
Pagina(s) 575-588
Autor(es) Banzato, Davide (Autor)
Idioma Español;
Resumen La presenza dell'altare maggiore di Donatello nella Basilica del Santo è l'avvio di un'importante serie di lavori di definizione dell'intera area presbiteriale destinata a durare cinquant'anni. I progetti per il coro si intrecciano con quelli per il rinnovo della sacrestia, nei cui lavori vengono impiegate le risorse. Bartolomeo Bellano vi operò tra il 1469 e il 1473. Tra il 1482 e il 1484 Giovanni Minello sovrintende alla „demolizione e al rifacimento della recinzione del presbiterio, utilizzando pietra „d'Istria e rosso di Verona. Al suo esterno trovarono posto i dieci rilievi con storie „bibliche che il Bellano aveva realizzato, recuperando una commissione data inizialmente al suo ex collega Bertoldo, e che furono spostati all'interno del recinto nella ristrutturazione del 1647-1659. L'incarico forse fu dovuto all'intervento di Baldassarre Olzignani, influente membro del consiglio dell'Arca del Santo. Nei dieci rilievi, eseguiti tra il 1848 e il 1490, lo scultore mette in mostra un vigoroso naturalismo, venato di aspetti anticlassici. Passò successivamente alla sua ultima opera, il monumento funebre al giuriconsulto Roccabonella nella chiesa di San Francesco, concluso dopo la sua morte, nel 1498 da Andrea Briosco. A questi, nel 1506, fu conferito l'incarico di aggiungere altri due rilievi alla serie biblica del Bellano, probabilmente grazie al presidente dell'Arca, Giambattista Lion, cui dovette anche la commissione per il famoso Candelabro pasquale. Le opere di Briosco mostrano un più consapevole recupero dell'antichità e la presenza di aspetti di sincretismo nel proporre temi cristiani sotto le forme della religione. Era un'operazione possibile in quegli anni e nelle cerchie colte di Padova e Venezia, che dopo il concilio di Trento venne dimenticata, dando luogo a nuove sistemazioni dei bronzi del presbiterio.