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Título Artículo Il silenzio della polifoniaArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 50 Ser. 2 Fasc.2-3 (2010)
Pagina(s) 457-483
Autor(es) Lovato, Antonio (Autor)
Idioma Español;
Resumen Il contributo si propone di fare luce sulle vicende che hanno contrassegnato il primo periodo della cappella musicale del Santo (1480-1520), per il quale non sono pervenute testimonianze polifoniche dirette. Per capire quale tipo di polifonia potesse essere praticato nella basilica padovana fra Quattro e Cinquecento, viene prima ricostruita la serie dei musicisti che formavano l'organico, al fine di verificare la reale incidenza dei compositori franco-fiamminghi attivi in Italia e l'eventuale persistenza di tradizioni autonome. L'indagine viene condotta attraverso la discussione di quanto, nello stesso periodo, succedeva nelle principali cattedrali del Veneto anche in relazione agli orientamenti dei movimenti di riforma religiosa, alle scelte sostenute dai vescovi di provenienza veneziana e agli interventi di Eugenio IV, volti a favorire un'organizzazione stabile per l'insegnamento e la pratica della musica liturgica nelle chiese principali.
L'indagine si sposta, poi, ai repertori polifonici copiati e utilizzati in area veneta tra i secoli XV e XVI, con l'obiettivo di chiarire il vero significato di una preferenza che appare nettamente favorevole alle composizioni d'oltralpe, a fronte di un'altrettanto apparente assenza di autori italiani. In realtà, l'attenta osservazione delle testimonianze pervenute permette di individuare la progressiva affermazione di un nuovo linguaggio, derivato dall'innesto di procedimenti franco-fiamminghi nella più autentica tradizione del canto italiano, tale da assicurare dei prodotti polifonici molto coerenti con la visione liturgica in cui si identificava la comunità religiosa del Santo.