In una rapida sintesi il contributo presenta il sorgere dell'istituzione cittadina dell'Arca di sant'Antonio, l'ente che dal 1396 gestisce, assieme ai frati, la manutenzione e l'abbellimento della basilica, da sempre considerata come la «chiesa ufficiale» che la città dedica al suo patronus. Antecedenti, di una comune amministrazione, erano già presenti nei cantieri delle origini, ma dal 1396 prende avvio una istituzione, regolamentata da propri statuti, che regola l'amministrazione economica della basilica. A farne parte sono esponenti di spicco delle famiglie più in vista della città, sia nel periodo degli ultimi anni carraresi, come nel successivo periodo del governo veneziano. Pur essendo gratuito, il compito di «massaro« (dal XVI secolo di «presidente») veniva considerato come prestigioso, oltre che onorifico. Ne sono segno i nomi delle più ragguardevoli casate padovane impegnati in questo compito. Un'analisi incrociata, tra lettura economica, rappresentanza sociale ed evoluzione statuaria, da condurre negli archivi, tuttora conservati, permetterebbe un approfondimento su questa struttura particolare che viene da sei secoli di storia ininterrotta.