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Título Artículo Le committenze dei cantieri architettonici del Santo di Padova dal 1231 al 131Artículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 51 Ser. 2 Fasc.2-3 (2011)
Pagina(s) 331-363
Autor(es) Baggio, Luca (Autor)
Idioma Español;
Resumen L'intervento prende in considerazione la committenza della basilica antoniana dalla morte di sant'Antonio (1231) al 1310. L'indagine cerca di far emergere il punto di vista dei francescani, nei suoi intrecci con le esigenze della componente laica della committenza (il Comune di Padova, finanziatore del cantiere dal 1265 in poi)

Sono ripercorse le diverse fasi storiche del contesto padovano e vengono analizzate, in parallelo, alcune fonti scritte prodotte dai frati Minori, in particolare due narrazioni agiografiche di sant'Antonio, la Vita prima o Assidua (1232 ca.) e la Vita Raymundina (post 1293). In questi testi sono individuate alcune immagini che sembrano essere state utilizzate nel progetto architettonico: la città di Padova come Ierusalem nova (Assidua), e come mons sanctus (Raymundina).

Le immagini agiografiche possono aver contribuito a definire la forma architettonica anomala del Santo: un impianto basilicale con copertura a cupole, di cui una conica (con richiamo al Santo Sepolcro di Gerusalemme). Queste esigenze comunicative poterono convivere con la scelta di utilizzare come modello architettonico la basilica di San Marco di Venezia: in tal modo la chiesa del Santo compiuta entro il 1310 era in grado di comunicare significati simbolici diversificati, sia di tipo religioso (la santità «francescana» di Antonio), sia di tipo politico (Antonio nuovo protettore della città).