Detalles del Artículo
Detalles del Artículo

< Ant.
Sig. >
 
Título Artículo L’iconografia antoniana nelle stampe del Centro Studi AntonianiArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 52 Ser. 2 Fasc.3 (2012)
Pagina(s) 435-462
Autor(es) Zanuttini, Marta (Autor)
Idioma Español;
Resumen La raccolta di stampe del Centro Studi Antoniani e` stata recentemente catalogata. I pezzi sono circa secicento e provengono dalla collezione del Centro e dal fondo di santini Trigueiro Sampaio. Dopo una iniziale introduzione sul concetto di «stampa», e sulle varie tipologie qui presenti (d’arte, popolare, devozionale), vengono esaminati alcuni casi significativi. Il primo peintre-graveur e` Augusto Nunes Pereira, con una silografia a piu` legni. Le stampe sacre di traduzione riportano soggetti incisi da altri autori; e` il caso di due dipinti di Tiziano Vecellio, di un’opera di Carlo Maratta, della quale vi sono due diverse interpretazioni grafiche, e di un disegno di Piazzetta documentato in una stampa di Antonio Faldoni. Piu` cospicuo il gruppo delle stampe devozionali, con il nutrito gruppo di santini; benche´ editi spesso in nazioni diverse, presentano dei motivi iconografici ricorrenti, che trovano riscontro anche in dipinti coevi, benche´ non sia semplice stabilire gerarchie di derivazione. La basilica antoniana viene rappresentata in diversi fogli, realizzati fra il Seicento e l’Ottocento: vi si attestano i lavori che nei secoli hanno modificato la fabbrica e il suo immediato contesto, visti attraverso gli occhi e la diversa sensibilita` degli artisti; anche qui si osserva la trasmissione di modelli, e la circolazione delle stesse matrici anche per diversi decenni. Molte stampe sono state prodotte nell’ambito del convento antoniano, o dell’Arca, come si deduce dal caso dell’incisore ed editore Antonio Maria Colombo, dalle ricevute per le messe e dai fogli che ripropongono il dipinto che documenterebbe la vera effigie di sant’Antonio, riproposti molte volte e in diversi formati fra il XVIII e il XIX secolo.