Un’inedita disamina documentaria, condotta principalmente presso l’Archivio di Stato di Padova e presso quello privato della famiglia Papafava, unita al supporto di alcuni riscontri di carattere formale permette di confermare e circoscrivere ulteriormente i termini cronologici della pala di Pietro Liberi a San Francesco Grande di Padova, a rigor di logica ultimata tra l’ottobre e il novembre 1659. Consente inoltre di esplicitare le complesse e alterne vicende che, dalla concessione del patrocinio ai Papafava di San Francesco nel marzo 1632, portarono al riallestimento della cappella dedicata a San Diego, dove il dipinto era originariamente collocato. L’analisi di tale contesto rende evidenti alcune inclinazioni di gusto e indubbie preferenze devozionali dei committenti.