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Título Artículo Il trascendimento della conflittualità attraverso la libertà. La «plenitudo potestatis» nella critica di Guglielmo d'OckhamArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 55 Ser. 2 Fasc.3 (2015)
Pagina(s) 575-602
Autor(es) Todisco, Orlando (Autor)
Idioma Español;
Resumen Al centro del saggio è la plenitudo potestatis, fonte dello scontro tra sacerdotium e regnum o tra il papa e l'imperatore. Alla posizione di segno dualistico, sia conciliante che conflittuale, Occam contrappone una prospettiva di segno unitario, all'insegna della libertà , quale volto originario dell'essere. Egli impianta il suo discorso su cio' che oggi si impone con prepotenza e cioè la distinzione del potere in potestas, propria di chi detiene le sorti di un popolo, e l'auctoritas, propria dei fedeli o dei cittadini, la prima funzionale alla seconda, nel senso che il potere come potestà è funzionale al potere come autorità o capacità progettuale. E' l'articolazione del potere, propria del regime democratico, nel quale i fedeli sono i protagonisti dell'ecclesia e i cittadini sono gli auctores civitatis, mentre la forza coattiva o potestas, compete a chi comanda, funzionale al rispetto dell'impianto istituzionale sia ecclesiale che politico. A questo spaccato storiografico occorre aggiungere il significato della testimonianza francescana dell'altissima paupertas in quanto generatrice della relazione con gli altri e le cose in modo inappropriabile''. Con la sua radicalità , tale esemplarità conferma che la libertà è il volto originario dell'essere - la povertà ne è il prezioso nutrimento - da riscoprire nonostante l'accumulo dei detriti storici di segno concupiscenziale. E' la via per far risplendere nuovamente la luce dell'Eden nel buio della storia.