La riscoperta del pieno coinvolgimento del corpo e dei sensi nell’esperienza spirituale è relativamente recente. L’affascinante esperienza di Angela da Foligno (1248-1309), che conosciamo attraverso il Liber Lelle e in particolare nel Memoriale, consente di cogliere il corpo come locus theologicus e la sua imprescindibilità nell’itinerario spirituale della santa, fin dai tempi iniziali della conversione. Mediante il corpo e la risonanza sensibile di ogni vissuto interiore ella prende una nuova posizione nella sua storia dinanzi a Dio, in lui e con lui. Nelle pagine seguenti è proposta la lettura della seconda fase dell’itinerario angelano, i cosiddetti sette passus supplentes: in questo pellegrinaggio il corpo e i sensi sono dialogici, sicchè Angela è integralmente esposta al dialogo con il Cristo crocifisso secondo modalità sempre più percettive-sensitive-affettive.