Il pulpito attuale della basilica del Santo è un rifacimento tardoottocentesco dovuto a Camillo Boito. A partire dal Quattrocento i documenti assicurano che il pulpito si trovava applicato in un punto diverso della basilica, e cioè al pilastro sud della cupola del presbiterio, e non è chiaro quando fu rimosso e trasferito nell’attuale ubicazione. Certamente l’affresco retrostante (1376), raffigurante la particolare iconografia Vergine con il Bambino e i santi Giovanni evangelista e Giovanni battista è preesistente alla collocazione del pulpito attuale. Alcuni indizi inducono a credere all’esistenza di un secondo pulpito, di fronte al primo (pilastro nord della cupola del presbiterio), in modo da costituire la coppia ‘cornu evangelii’ e ‘a cornu epistulae’, in rapporto al tramezzo della chiesa, la cui data di definitiva demolizione non è chiara, ma che sappiamo esistente almeno fino alla fine del Cinquecento. Un piccolo pulpito tardotrecentesco, esito di un parziale rifacimento, di cui si ignora la collocazione originaria, è oggi conservato nel refettorio dei frati, e suo committente fu il padovano Bono Bazioli de Letti.