La fortuna critica della Madonna in trono col Bambino e santi di Vittore Carpaccio della chiesa conventuale di San Francesco a Pirano ha messo spesso in evidenza il legame tra lo spazio illusorio della pala e la sua amplificazione tramite l’architettura dell’altare e della cappella, ma anche tra la raffigurazione dell’eccezionale ‘‘ritratto’’ di Pirano nello sfondo e la storia topografica della cittadina. Il ricovero a prevenzione dei danni di guerra nel 1940 da parte della Soprintendenza di Trieste e la nazionalizzazione del convento francescano hanno interrotto quel legame, che la comunità scientifica, ad avvenuta restituzione della chiesa ai padri minori e nel contesto dell’Unione europea, concordemente rilegge in termini nuovi.