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Título Artículo La pala di Vittore Carpaccio per San Francesco a Pirano, 1518. Un’introduzione storiografica nella prospettiva delle ricerche più recentiArtículo de Revista
Parte de Il Santo : Rivista francescana di storia dottrina arte.
Año 61, Fasc. 1-2 (2021)

Pagina(s) 97-116
Autor(es) Fossaluzza, Giorgio (Autor)
Idioma Español;
Resumen La citazione di Luigi Lanzi nella Storia pittorica della Italia (1809) della pala di Pirano costituisce la base della sua fortuna critica successiva, a partire dalle opere di Pietro Stancovich (1829) e Vincenzo De Castro (1848). Subito dopo, il profilo del Carpaccio in lingua croata di Ivan Kukuljevic Sakcinski (1858) diviene oggetto di aspre polemiche di carattere ideologico-nazionale. Mentre la periegetica locale insiste sui presunti natali istriani del pittore, la prima svolta critica è data da Giovanni Battista Cavalcaselle, che disegna e annota la pala nel suo taccuino di viaggio istriano. Se va considerata la tutela del dipinto da parte della Central-Commission asburgica, rimane tuttora fondamentale l’Album (1887) di padre Granic insieme al testamento di Gregorio barbitonsore (1502), entrambi oggetto di una nuova lettura.