L’attività artistica di Vittore e Benedetto Carpaccio in Istria, in particolare a Capodistria e a Pirano, la cosiddetta ‘‘casa del pittore’’, ubicata nella città di San Nazario, nonché l’esistenza di quella famiglia nella medesima località , sino agli albori dell’Ottocento, avevano contribuito ad alimentare la convinzione dell’origine capodistriana dell’artista. L’assenza di una documentazione in loco comprovante quell’ipotesi aveva poi determinato un’accettazione quasi unanime della tesi del Carpaccio istriano. Dalla metà del XIX secolo l’individuazione del luogo natio perse il sapore prettamente campanilistico e vi subentrò quello della promozione nazionale.