Con i contributi della storiografia romantica franco-tedesca, la fortuna musicale di san Francesco si amplia e gli omaggi del tedesco Carl Loewe (il Lied Der heilige Franciscus, 1837), dell’ungherese Franz Liszt (Cantico del Sol, 1862; La predica agli uccelli, 1863), del belga Edgar Tinel (l’oratorio Franciscus, 1888), del francese Charles Gounod (l’oratorio Saint Franc¸ois d’Assise, 1891) emergono per qualità e aderenza alla figura del Serafico. Considerando il ritardo della cultura italiana nell’accogliere il Francesco poeta e le difficoltà subite anche dall’Ordine francescano nel XIX secolo, si può dire che con questi compositori l’Europa preceda l’Italia e i laici anticipino i compositori dell’Ordine nel cantare il Poverello di Assisi. I loro lavori, che evidenziano suggestioni visive (affreschi di Giotto, Murillo) o suggerimenti letterari (Fioretti, Dante), vengono presentati anche in relazione agli orientamenti della produzione musicale francescana del secolo successivo da essi spesso preannunciati.