Il saggio si propone di offrire nuovi spunti e riflessioni sul delicato aspetto delle fasi preparatorie del processo creativo-pittorico del maestro veronese Altichiero da Zevio, attivo a Padova presso il complesso del Santo a partire dal 1372. Partendo dai contributi dei recenti restauri si è proceduto con uno studio delle fonti artistiche in rapporto alla pellicola pittorica, ampliando la ricerca sulle pratiche di bottega e sui processi che portarono alla realizzazione definitiva dei due cicli decorativi della cappella di San Giacomo e dell’Oratorio di San Giorgio. Al termine dello studio emerge una evidente sperimentazione tecnica del maestro veronese, che traduce in linguaggio grafico le nuove scelte estetiche e di gusto dell’ambiente carrarese e i primi fermenti protoumanistici che nella corte patavina vanno manifestandosi.