L'autore, dopo aver affrontato la questione riguardante l'uso del termine parlatorio nelle fonti documentarie relative alla basilica del Santo, propone una distinzione tra il parlatorio adiacente alla sala capitolare e l'altro parlatorio utilizzato per le riunioni del Terz'Ordine, situato a fianco dell'ingresso principale del convento. I frammenti pittorici presenti nel parlatorio posto a fianco della sala capitolare raffiguravano due grandiosi Ligna vitae, uno cristologico e l'altro francescano, i quali andavano a completare il programma iconografico del Capitolo. L'autore, analizzando la tradizione iconografica del Lignum vitae nella pittura italiana del Trecento, riconduce la paternità di tali frammenti a Giotto e alla sua bottega, ribadendo una datazione degli stessi verso il 1303.